CRISTALLOCHIMICA
POLIMORFISMO
Prof. ETTORE ONORATO
Guida al Corso di Mineralogia; pag 302
III Edizione Riveduta e Ampliata
1965 - V. Ferri - Roma
Enantiotropia e Monotropia
L’esistenza del punto di trasformazione di due fasi non significa che esso è realizzabile in ogni caso.
Siano:
- AB (figg. 286 e 287) la curva della tensione di vapore di una fase α,
- CD quella della fase β ed
- EF la tensione di vapore della sostanza fusa.
In tutti e due i diagrammi le linee intere si riferiscono alla fase stabile e quelle punteggiate alla metastabile.
- a definisce il punto di trasformazione t0,
- b il punto di fusione stabile tr0,
- c il punto di fusione t01 metastabile.
10 caso (figura 286)
La fase α, riscaldata al di sopra della temperatura ordinaria, quando raggiunge a si trasforma nell’altra modificazione perché al di sopra di t0 è la fase β che ha la tensione di vapore più bassa.
Continuando il riscaldamento β, raggiunto il punto b fonde.
Raffreddando la massa fusa si ritorna in β e poi in α.
Un sistema così fatto si dice Enantiotropo perché la trasformazione è reversibile.
20 caso (figura 287)
La trasformazione di α in β non può avvenire perché prima di realizzare il punto α, la fase α fonde.
Da β invece si può passare ad α.
Questo sistema si dice Monotropo perché la trasformazione avviene in un solo senso.
I diagrammi relativi ai due tipi di trasformazione si differenziano fra loro per il fatto che la curva della tensione di vapore della sostanza fusa è:
- al di sopra del punto di trasformazione nei termini Enantiotropi,
- al di sotto in quelli Monotropi.
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