Miscele isomorfe: proprietà/3

 
Livello num.
  1. Cristallochimica
  2. Isomorfismo (Onorato)
  3. Miscele isomorfe: proprietà/3
Revisione
n. 0 - 24/06/1965 - autore E. Onorato
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CRISTALLOCHIMICA
ISOMORFISMO

Prof. ETTORE ONORATO
Guida al Corso di Mineralogia; pagg 312÷315
III Edizione Riveduta e Ampliata
1965 - V. Ferri - Roma

Proprietà delle miscele isomorfe

----- [seguito della scheda precedente] -----

Punto di Fusione
Il punto di fusione dei cristalli misti, nel caso di una miscibilità perfetta, varia in modo continuo in funzione delle percentuali e delle temperature di fusione dei componenti A e B (fig.293, curva x-x).
A differenza però di quanto si verifica per i composti ben definiti, le temperature finali di fusione, in generale, non coincidono con quelle finali di solidificazione.
Nel caso della figura 293, per esempio, la formazione dei cristalli misti a composizione x avviene a t0 e la loro fusione: completa a t01.
Ad ogni curva di fusione spetta dunque una curva di solidificazione (linea y-y).
Sicchè ad una data temperatura t possono coesistere, in perfetto equilibrio, una massa fusa x e cristalli misti y più ricchi in A del residuo fuso.
Raffreddando una miscela Z, la cristallizzazione ha inizio alla temperatura t0 ed i primi cristalli che si formano hanno la composizione y.
In seguito alla formazione dei cristalli y, più ricchi in A della miscela iniziale la massa fusa diventa più ricca in B ed il suo punto di fusione si sposta verso TB.
Per un ulteriore abbassamento di temperatura fino al livello t01 per esempio, i cristalli precedentemente formatisi si debbono trasformare per dar luogo al nuovo equilibrio fra cristalli di composizione y e massa fusa residua di composizione x.
Questo processo di formazione e trasformazione di cristalli misti che ha inizio a t0, termina a t02 con la formazione definitiva di cristalli aventi la composizione y uguale a quella di Z.
Al di sotto di t01 tutta la massa fusa si trova solidificata in cristalli misti aventi la stessa composizione della miscela iniziale.
Le masse fuse di sostanze isomorfe non hanno un punto semplice di solidificazione, ma un intervallo di solidificnzione, (t0-t02), durante il quale cambia continuamente la composizione dei cristalli e della massa fusa, diventando entrambi sempre più poveri del componente a punto di fusione più elevato (A), fino alla formazione di cristalli misti di composizione uguale a quella della miscela iniziale.
Quanto si è detto per la solidificazione vale anche per la fusione.
Se il raffreddamento procede con andamento irregolare, i cristalli di prima formazione non vengono riassorbiti completamente perchè possono essere protetti da uno strato della miscela successiva che si deposita in concrescimento parallelo.
Si ottengono così cristalli misti costituiti di zone a composizione diversa (fig.294), dovendo quelle più interne risultare maggiormente ricche del componente a punto di fusione più elevato (cristalli a struttura zonata).

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Referenze
  1. Guida al Corso di Mineralogia Onorato E. (1965) "Guida al Corso di Mineralogia"; Ferri; 3za Edizione Riveduta e Ampliata - Stabilimento Editoriale Tipo-Litografico V. Ferri - Roma
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