CRISTALLOCHIMICA
POLIMORFISMO E ISOMORFISMO
Prof. LUIGI BOMBICCI
Corso di Mineralogia; pagg. 801; Tav.XLV
1862 - G. Monti - Bologna
§ 120. - DIMORFISMO [Ref. 10; pagg. 182÷183]
Si dicono Dimorfi quei corpi i quali, senza variare la loro natura chimica, possono assumere due forme cristalline affatto diverse ed incompatibili, spettanti in generale a differenti sistemi cristallini, allorquando si facciano variare notevolmente le circostanze nelle quali s'originano.
Per es. un dato corpo, suscettibile di cristallizzare per fusione e per via elettro-chimica, può prendere nei due casi forme affatto distinte.
A misura infatti che la cristallizzazione artificiale ha moltiplicati i suoi processi, si è accresciuto il numero dei corpi dimorfi; e si potrà forse stabilire come fatto generale che variando essenzialmente il processo di cristallizzazione di un dato corpo, variano le sue proprietà cristallografiche e la caratteristica dei suoi assi.
Adduciamo alcuni fra i più istruttivi esempi di Dimorfismo offerti dal regno minerale (Fig. 3).
Non è pertanto inverosimile che nella sostituzione di due corpi, Isomorfi nel senso chimico, ma abitualmente dotati di forme incompatibili si verifichi per almeno uno di essi il fatto …
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… del Dimorfismo, per il quale assuma, all'atto della sostituzione, una forma diversa da quella che offre nelle sue condizioni normali, analoga a quella del corpo che va a rimpiazzare.
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