«Se intraprendete lo studio di un kōan e vi ci dedicate senza interrompervi, scompariranno i vostri pensieri e svaniranno i bisogni dell'io. Un abisso privo di fondo vi si aprirà davanti e nessun appiglio sarà a portata della vostra mano e su nessun appoggio si potrà posare il vostro piede. La morte vi è di fronte mentre il vostro cuore è incendiato. Allora, improvvisamente sarete una sola cosa con il kōan e il corpo-mente si separerà. ... Ciò è vedere la propria natura.»
(Hakuin, Orategama 遠羅天釜)- Conosci il suono delle mani che applaudono. Qual'è il suono di una sola mano che applaude?
- Bussa al cielo e ascoltane il suono!
- Che colore ha il vento?
- Dì una parola con la bocca chiusa!
- Se sulla via incontri un uomo che sa, non dire una parola, non restare in silenzio!
- Se incontri un Buddha per strada, uccidilo!
- Prima che la mente sorga, dove sono le cose?
- Qual'è la tua faccia originaria prima che tua madre e tuo padre nascessero?
- L'illusione fondamentale dell'umanità consiste nel supporre che io sono qui e tu sei lì!
- Nella mente del novizio ci sono molte possibilità, ma nella mente dell'esperto ve ne sono poche!
- La nostra vita è lo strumento mediante il quale compiamo esperimenti con la verità.
- Un monaco chiese al maestro Haryo: "Cosa è la Via?". Haryo rispose: "Un uomo che cade nel pozzo a occhi aperti".
- Il maestro chiese: "Chi ti ostacola?". L'allievo: "Nessuno mi ostacola". Replicò il maestro: "E allora, che bisogno c'è di cercare la liberazione?"
- Un monaco chiese a Chao-Chou: "Se viene un povero, che cosa bisognerebbe dargli?". "Non gli manca niente", rispose il maestro.
- Un monaco chiese a Chao-Chou: "Sono appena entrato in monastero. Ti prego, dammi qualche consiglio". Rispose Chao-Chou: "Hai mangiato la zuppa di riso?" - "Sì", rispose il monaco. E Chao-Chou: "Allora va a lavare la tua ciotola".
- Un giorno Chao-chou sprofondò nella neve e si mise a invocare: "Aiutatemi a uscire! Aiutatemi a uscire!" Venne un monaco e gli si sdraiò accanto. Chao-chou si alzò e se ne andò.
- Due monaci discutevano del vessillo del tempio mosso dal vento. Uno disse: "La bandiera si muove". L'altro disse: "E' il vento che si muove". A lungo ne discussero senza potersi mettere d'accordo. Hui-neng, il Sesto Patriarca, disse: "Signori! A muoversi non è la bandiera. A muoversi non è il vento. A muoversi è la vostra mente".
- Si dice che quando il maestro Gozu viveva ancora come eremita sulle montagne, gli uccelli facevano cadere spesso dei fiori ai suoi piedi. Ma quando Gozu incontrò il maestro Doshin e ottenne l'illuminazione, gli uccelli non vennero più!
- Fu chiesto ad Hakuin: Maestro, descrivici il "satori" (illuminazione). Hakuin rispose: "Prima del satori il sole è il sole, la luna è la luna, le nuvole sono le nuvole. Durante il satori il sole non è più il sole, la luna non è più la luna, le nuvole non sono più le nuvole. Dopo il satori il sole è il sole, la luna è la luna, le nuvole sono le nuvole".
- Un soldato che si chiamava Nobushige andò da Hakuin e gli domandò: "C'è davvero un paradiso e un inferno?"
"Chi sei?" volle sapere Hakuin.
"Sono un samurai", rispose il guerriero.
"Tu un soldato!" rispose Hakuin. "Quale governante ti vorrebbe come sua guardia? Hai una faccia da accattone!"
Nobushige montò così in collera che fece per sguainare la spada, ma Hakuin continuò: "Sicché hai una spada! La tua arma è troppo smussata per tagliarmi la testa".
Mentre Nobushige sguainava la spada, Hakuin osservò: "Qui si aprono le porte dell'inferno!"
A queste parole il samurai, comprendendo l'insegnamento del maestro, rimise la spada nel fodero e fece un profondo inchino.
"Ora si aprono le porte del paradiso", disse Hakuin.
THE ART OF ZEN (9:05)