CRISTALLOCHIMICA
PROPRIETÀ CHIMICHE DEI MINERALI
RIFLESSIONI FINALI
PREMESSA
Oltre mezzo secolo fa, da studente, il polimorfismo, l’isomorfismo e le curve di fusione/solidificazione delle sostanze mi hanno fornito lo “spunto” per muovere i primi passi nel tentare di “comprendere”.
Comprendere cosa? Mi chiederete.
Il nostro modo di vedere, pensare, ragionare, più precisamente:
1 - il funzionamento della “Mente” durante l’atto conoscitivo;
2 - quale è l’oggetto della nostra “Conoscenza”;
3 - se ciò che chiamiamo “Conoscenza” è solo ciò che la “Mente” è in grado di recepire.
Compito immane su cui si sono cimentate le migliori menti di tutti i tempi.
A mio conforto, però, ci sono le parole che Dante fa dire dire ad Ulisse, affinchè i compagni trovino il coraggio di varcare la soglia del conosciuto (le colonne d’Ercole):
“… fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”
(Inferno; Canto XXVI; vv. 119-120)
Ho affrontato sin qui il tema spinto solo da un impulso sorto dal profondo, senza alcuna finalità nè atto di “Superbia”, e conscio di non poter mai affermare: “Ho trovato” (eureka - εὕρηκα), come riporta l’aneddoto riferito ad Archimede.
Pur essendo ancora in cammino, nel senso che continuo a trovare sempre nuove risposte, questa Sezione mi offre lo spunto per “cristallizzare” alcuni frammenti di quanto sono andato consolidando nel tempo.
Quanto scritto, dunque, è ancora provvisorio e lo considero ancora e solo come un “appunto” personale
Vedi anche Metafisica dei Cristalli 4… - Conclusioni: Introduzione
Ultimo aggiornamento: 19/09/2024
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