45 - METAFISICA DEI CRISTALLI 4…
45.90 - CONCLUSIONI…
45.90.66 - Tutto è come deve essere
Questa affermazione esprime certezza “assoluta”.
Valgono per essa le stesse considerazioni effettuate al precedente punto 1.
In essa sono racchiuse tutte le leggi della natura con tutti i possibili risvolti psicologici che le riguardano.
Si ricorda infatti che, se siamo su questo piano dimensionale,
è per “Vivere” e “Sperimentare” situazioni che non abbiamo ancora “Risolto”.
E che qui rimarremo … finché non avremo pagato sino all’ultimo spicciolo. (Matteo, 5, 26).
Tutti, ad esempio, siamo chiamati confrontarci con queste due leggi fisiche:
- il terzo principio della dinamica, noto anche come principio di azione-reazione tra due corpi, che così recita:
… “Ad ogni azione si oppone una reazione uguale e contraria”.
… Legge fisica con un grande risvolto psicologico che in oriente chiamano “Karma”;
… mentre in medio-oriente ed in occidente è nota, sin dall’antichità (42 confessioni negative … degli antichi egizi),
… anche come regola aurea, principio o etica della reciprocità, che è riassumibile in questi termini:
… “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te” (“quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris”).
- l’attrazione fisica o sessuale, “Pares cum paribus facillime congregantur” (Cicerone, De Senectute),
… derivanti dalla legge di gravità di Newton.
… Come non ricordare, per questo aspetto, due princìpi fatti risalire al dio Thot dell’antico Egitto
… (l’Ermete Trismegisto dei Greci), quali quelli:
… della Polarità;
… e del Genere?
La vita è resa possibile dalla presenza di molte altre leggi chimico-fisiche che agiscono a nostra insaputa.
NOTA 1
"L'Universo è una regione infinita dello spazio-tempo formatasi
a partire dal Big Bang che si espande rapidamente", o
"nelle prime fasi del Big Bang si produssero perturbazioni molto piccole
le quali fecero sì che ogni regione si creasse con una forma leggemente distinta".
Effettivamente potrebbe esserci un altro Universo, il quale non sarebbe
in contatto con il nostro a causa della velocità della sua luce.
In questo modo si potrebbe parlare di multiverso, formato dall'unione di
universi di regioni con la stessa concezione spazio-tempo, le stesse leggi fisiche,
ma con un'evoluzione differente e senza alcuna connessione tra di essi.
Le prime due leggi fisiche, di cui si è fatto solo un rapido cenno qui sopra, sono quelle che tutti devono “Risolvere”.
Ciascuno di noi, poi, ne troverà “altre”, maggiormente adatte alla propria “natura”, su cui dover lavorare.
Per essere più specifico, la prima cosa che mi viene in mente è il principio di minima energia, che così recita:
“In un sistema chiuso, con parametri ed entropia costanti, l’energia totale è minima all’equilibrio.” .
È, in sostanza, una riformulazione del secondo principio della termodinamica.
E, senza saperlo, sembra che gli antichi egizi lo praticassero già.
Infatti, tra le 42 confessioni negative che il defunto doveva fare, troviamo al 31mo posto la seguente:
“Non pregare né troppo né troppo poco gli Dei”.
Ciò è l’equivalente che la fisica atomica ha trovato per gli elettroni eccitati (a cui si fornisce energia) che “saltano” su orbitali più interni a maggior energia.
Se a questi elettroni, però, non si fornisce costante energia essi finiscono per “ricadere”
sull’orbitale energetico di provenienza ed a cui appartengono.
In altri termini, qualsiasi tentativo di miglioramento “deve” necessariamente essere sostenuto
oltre che da una ferrea volontà anche da azioni che richiedono un certo dispendio energetico.
E tanto maggiore è il “salto” che intendiamo realizzare, tanto maggiore sarà l’energia da fornire.
Vedi anche la parabola dei talenti (Matteo 25,14÷30).
Forse il concetto giapponese di “mono no aware” è quello che più si avvicina a tale concezione.
Esso, infatti, esprime la contemplazione estatica della natura e della vita,
il loro incessante mutamento e, dunque, la loro caducità.
Viene in mente l’immagine Zen della fioritura e della caduta dei fiori di ciliegio trasportati dal vento.
Immagine che anche la cinematografia ha voluto riprendere nel film “L’ultimo Samurai”,
quando Katsumoto, pochi istanti prima di morire dice, riferendosi proprio ai fiori di ciliegio trasportati dal vento:
“Perfetti, sono tutti perfetti”.
In esse è in parte presente lo “Spirito dello Zen”, quello dei kōan, del tipo:
- “che colore ha il vento”
- Rallenta, e ciò che stai inseguendo si avvicinerà e ti prenderà
- Nessun fiocco di neve cade nel posto sbagliato.
Infine, per tornare all’affermazione iniziale, soffermiamoci su quanto dice il monaco Zen (Shunryū Suzuki):
“Nella mente del principiante ci sono molte possibilità,
ma nella mente dell’esperto ve ne sono ben poche”.
VIDEO, TESTI, RIFLESSIONI & LINKS di approfondimento:
Edoardo Pone - 10 Luglio 2024
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NOTA 1: il testo scritto con caratteri di color “rosso” è ripreso da altri documenti apparsi su pubblicazioni “ufficiali”:
(Alberdi A. (2018) "Potrebbero esistere altri Universi?").
Ciò non significa che anche l’Autore (Prof. Antxon Alberdi) di questo testo condivida le conclusioni qui presentate.
Esse, infatti, sono esclusivo frutto del pensiero dei due proprietari del presente Sito Web.
NOTA 2: vedi anche:
- i seguenti Siti Web
……… Il terzo principio della dinamica;
……… I 42 comandamenti di Maat;
……… In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!;
……… Parabola dei talenti (Matteo 25,14÷30).
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Vedi anche Cristallochimica… - Riflessioni Finali: Tutto è come deve essere
Aggiornamento del 19/09/2024
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